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¿Cuál es la diferencia entre un bioestimulante y un fertilizante?

Stefano Di Pietro • 17 febbraio 2021
Aparentemente, no debería haber diferencia entre un fertilizante y un bioestimulante, sin embargo, aunque ambos son importantes para la salud y la vida de las plantas, tienen diferencias sustanciales.
La primera diferencia obvia es la cantidad que se utiliza: una docena de kilogramos de bioestimulantes pueden ser suficientes para nutrir y proteger una hectárea entera de tierra, mientras que en el caso de los fertilizantes, especialmente orgánicos, se requieren cantidades mucho mayores.
La segunda diferencia, más sustancial, es su acción sobre las plantas, que es cualitativamente más compleja que la de los fertilizantes tradicionales y merece una mayor atención.

¿Qué hacen los bioestimulantes a diferencia de los fertilizantes?

Los fertilizantes son muy importantes en el cultivo ya que permiten restaurar las sustancias que las plantas utilizan como nutrientes, pero también es una tarea muy sencilla. Muchas veces ni siquiera es necesario dosificar la cantidad de fertilizantes orgánicos ya que es el propio suelo el que los absorbe y sintetiza gracias a la presencia de microorganismos y su permeabilidad.
Los bioestimulantes, por su parte, tienen un efecto directo y sustancial sobre todo el metabolismo de la planta, dotándola de todo lo necesario para activar rápidamente las respuestas inmunes ante amenazas o mejorar la resistencia pasiva al estrés, el frío o la sequía. Para hacer una simple comparación, estos son suplementos reales que optimizan la absorción de nutrientes y también pueden promover el crecimiento. Todo de forma natural y sin ningún riesgo para los cultivos, siempre que respetes fielmente las dosis e indicaciones de los expertos.

¿Cuáles son los bioestimulantes más comunes?

El uso de bioestimulantes no es una novedad de los tiempos modernos, sino una práctica conocida y practicada incluso en la antigüedad. De hecho, existe evidencia del uso de extractos a base de algas en poblaciones preandinas peruanas y chilenas, mientras que el historiador romano Lucio Columella dejó clara evidencia de sus métodos agrícolas.
Los estudios de las últimas décadas solo sirven para confirmar lo que los agricultores expertos siempre han sabido: las algas tienen muchas propiedades beneficiosas y son adecuadas para su uso con prácticamente cualquier cultivo.
El éxito de estas sustancias y sus múltiples ventajas innegables ha llevado a numerosos estudios y a la creación de productos específicos para cada situación, elaborados simplemente controlando el secado y fermentación de los principios activos.
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