Induttori di resistenza come nutrimento per le piante
Stefano Di Pietro • 2 febbraio 2021
Gli induttori di resistenza, detti anche biostimolanti, hanno ricevuto un incremento nel loro utilizzo negli ultimi anni grazie alla scoperta dei notevoli benefici. Si tratta di concimi e sostanze nutritive che vengono date alle piante, rispettando le esigenze tipiche di ogni tipo di coltivazione, in grado di aiutarle a proteggersi da minacce, stress e facilitare l’attivazione di risposte immunitarie e difensive contro i parassiti.
Si tratta inoltre di trattamenti che non hanno nessuna controindicazione sulle coltivazioni, anzi, assicurano piante forti e in salute in grado di regalare frutti sani, genuini e fiori bellissimi. L’utilizzo di biostimolanti si è dimostrato, inoltre, così efficace per aiutare le piante ad attivare le loro naturali difese da ridurre notevolmente l’utilizzo di farmaci e altre sostanze chimiche che potrebbero avere altri effetti non desiderati.
I tipi di biostimolanti disponibili in commercio
I biostimolanti solitamente utilizzati sono di 2 tipi: il primo è un vero e proprio concime minerale, mentre il secondo tipo consiste in sostanze che vanno a stimolare una reazione immunitaria nelle piante, in modo molto simile a quello che accade con i nostri vaccini.
Le piante possiedono una vasta gamma di risposte immunitarie a stress, parassiti e malattie che possono tuttavia atrofizzarsi se non vengono attivate: allenare le piante con finte minacce permette quindi di tenere le difese immunitarie sempre alte e forti.
In alcuni casi è possibile somministrare trattamenti con la funzione di nutrire e proteggere: alcuni concimi minerali vengono infatti prodotti in modo da attivare immediatamente una risposta sistemica.
Sostanze utili da utilizzare con cautela e attenzione
La somministrazione di induttori di resistenza nelle piante è sicuramente una soluzione naturale ed efficace per difendere coltivazioni da diverse minacce, che richiede tuttavia esperienza e particolare attenzione. È importante rispettare i tempi di crescita delle piante, le caratteristiche delle coltivazioni e la reale presenza di una minaccia per la loro salute: per questo è necessario attenersi alle indicazioni di professionisti del settore, acquistare prodotti di qualità e seguire con cura le dosi indicate per la somministrazione.
Un uso inconsapevole o eccessivo di concimi minerali e attivatori di risposte immunitarie può infatti avere effetti opposti, affaticare le piante o metterle in una condizione di rischio di inabilitare le difese nel momento in cui sono più necessarie.

La shelf-life, ovvero il periodo di conservazione dopo la raccolta , è un fattore fondamentale per la qualità e il valore commerciale di frutta, verdura e fiori. Fortunatamente, esistono diverse strategie che, applicate già durante la coltivazione, possono aumentare significativamente la shelf-life dei vostri prodotti, riducendo le perdite e garantendo un raccolto fresco e appetibile per un periodo più lungo.

L'adozione di pratiche di concimazione mirata e l'utilizzo di prodotti di precisione non solo portano benefici ambientali, ma anche vantaggi economici per chi lavora la terra La riduzione degli input di fertilizzanti non solo preserva la salute del suolo e dell'ecosistema circostante, ma aiuta anche a contenere i costi di produzione.

Integrare i prodotti biologici e di origine vegetale nella vita quotidiana è più accessibile che mai. I mercati a chilometro zero, i negozi specializzati e persino i supermercati tradizionali offrono una vasta gamma di opzioni che consentono a chiunque di abbracciare uno stile di vita più sano e sostenibile.